Naxos ed il vento

Ed é il Meltemi che ti accoglie all’aeroporto , fa sventolare bandiere e cappelli sul traghetto mentre il crepuscolo dipinge i colori tra le onde e raggiungi Naxos .

Lasci a casa la compostezza, camicie stirate, abiti ingessati, scarpe chiuse e capigliature ordinate. Ti abbandoni al vento forte che piega alberi e sospinge windsurf all’orizzonte.

Ed é alla sera che il Meltemi si quieta e va a dormire tra massi aurei, silenziosi e tutto si ferma, si placa, le onde si tranquillizzano , lo sciabordio é lento e cadenzato, una dolce nenia che culla l’anima. La brezza serale lascia cantare i grilli e gli occhi si chiudono guardando il mare blu e profondo.

La luce di Naxos é forte, accecante, luminosa, mi ricorda Palermo ed il suo incessante bagliore, la forza del cielo sulla terra e sulla spiaggia. La sabbia é dorata, realmente dorata e brilla al sole, una tela di Klimt disegnata da madre natura e bagnate da acque cristalline fresche di infinite sfumature e tonalità. Tuffarsi da una barca a capofitto tra queste acque, bé é qualcosa di unico, under my opinion, il lungo tuffo ti permette di respirare in abbondanza ed immergerti nel profondo blu e sentire il fresco percorrere il tuo corpo fino ad avvolgerti completamente mentre sei rapita da Zeus, tramutato in onda marina travolgente, sublime, ti trattiene tra flutti e sirene. E non vorresti mai emergere…

Naxos incontaminata, selvaggia, arida, a tratti fertile e colorata, opposti che si rincorrono tra baie, giardini, campi, triangoli di uliveti e vigneti, sterpaglie e lavande, cammini sotto il sole cocente e la polvere sollevata dal vento si fa strada sotto sandali, auto, moto e biciclette ansiosi di raggiungere una piccola spiaggia ai piedi di un piccolo promontorio, silenziosa ed accogliente, cerchi riparo ai piedi di piccoli pini e trovi il tuo angolo perfetto mentre una vela fa capolino tra un masso e l’altro.

Verso il tramonto, meglio trovarsi a Naxos e precisamente salire il monte e raggiungere la Portara, lì, il sole si incastona perfettamente ed il divino di manifesta ai nostri occhi e alle nostre anime inquiete e girovaghe in cerca di uno spettacolo illuminante ed inebriante. Da lassù si vede anche una piccola cittadina arrampicata sulle rocce e dolcemente adagiata sulle acque dell’Egeo tra piccole abitazioni in pendio, porticine, finestre colorate, bazar, ristoranti, negozi e lounge bar affacciati sul porto al crepuscolo invitante mentre la sera sfoglia pagine di racconti, chiacchiere, aperitivi, musica e quella quiete senza tempo, senza orari da mantenere, autobus da prendere, ragazzi e ragazze da rincorrere, impegni da svolgere, un limbo dolce, sereno, spensierato, il limbo dell’essere vacante, un piccolo Ulisse é dentro ognuno di noi…e ci trattiene ancora a restare e a non voler ritornare.

Γεια Νάξος

Tagged , , , , , , ,