Perfect days – il film
Ho trovato un amico.
Hirayama ed io amiamo fotografare le chiome degli alberi a testa in su, ci piace sedere sulle panchine dei giardini ed ascoltare la brezza in silenzio, curiamo con amore le piante che coltiviamo in casa, ci parliamo pure. Adoriamo leggere ed andare in libreria, pedalare al tramonto, fotografare la natura ed ascoltare musica. Hirayama ascolta Lou Reed e Nina Simone in audiocassetta, io, seguo spotify e youtube, entrambe la ascoltiamo in auto. Hirayama ed io sorridiamo al sole e alla natura quando la incontriamo, il sorriso nasce spontaneo. Tutti i giorni, quando percorro la strada per andare al lavoro, guardo la natura intorno a me, a qualsiasi ora, e sorrido, sempre . Se sono triste, appena vedo le acque del fiume Mincio mentre scorre in sottofondo “China girl” di David Bowie, la serenità fluttua everywhere. Le sere primaverili, quando non piove, mi piace osservare il cielo blu tra il bianco dei palazzi cittadini e la luna tra di loro, é un quadro che adoro guardare perché mi rasserena. E’ quel momento che conta, il mio sguardo incontra la luna, lì in quel punto, in quel momento. Ed é più o meno quello che accade in: Komorebi la luce che filtra tra le foglie degli alberi che ondeggiano al vento. Esiste solo una volta, in quel momento.
I giorni perfetti di Hyrayama sono i miei. I gesti semplici, dignitosi, eseguiti con amore, devozione ed ascolto. Grazie Wim, ti sono grata per questa poesia in sequenza, pura e semplice.
Un monito a noi bulimici del mondo e dei suoi oggetti, delle inutilità , del peso senza sostanza, dei visi mai soddisfatti, dei bronci insensati, dell’avere a tutti i costi e gettare l’avere ottenuto poco dopo, e poi di nuovo si comincia. Schizzo frenici annoiati dal niente rincorrono buoni spesa, sconti, raccolte punti per riempire le case di mero superfluo . E’ ora di rifletterci su.
Il sorriso di Hirayama
for ever in my mind & soul