Carità interpretativa

Interessante analisi odierna, 21esimo secolo, anno 2021, 18 Novembre. Come creare interessanti ed esaurienti discussioni sui social. Estremamente difficile, nonostante vari tentativi personali, la nebbia costante permeava i miei post, imprecazioni, offese, emoticon, figurine più o meno simpatiche prive di qualsiasi originalità cliccate a caso dall’elenco gentilmente offerto dalla piattaforma di turno, luccicavano qua e là. Nella mia ingenua mente, credevo di riportare nel mondo virtuale le sane ed edificanti discussioni reali snocciolate con amiche ed amici nelle serate invernali, nei pomeriggi al doposcuola davanti ad un caffé, sul divano avvolte nelle coperta o in riva al mare a guardare l’orizzonte. Non mancavano, né mancano ora, di certo discussioni animate oppure incomprensioni, ma, tutti e tutte, forse, memori della propria educazione, lasciavamo il nostro interlocutore finire il proprio discorso e poi, ognuno esprimeva la propria opinione e cercavo e cerco tutt’ora di mettermi nei panni dell’altra persona, cerco di comprendere le sue ragioni che sono legate alla propria vita alla propria esperienza. Cerco un punto d’incontro sempre. Escludere a priori l’idea altrui, in quanto diversa dalla propria, spedendola nelle retrovie della stupidità non é corretto e chi lo fa si spedisce da solo nella retrovia della stupidità senza passare dal via. Questo articolo mi ha davvero illuminata. Grazie.

Alexander definì infatti «l’assurdità» come la naturale tendenza umana a respingere tutto ciò su cui non ci si trova d’accordo come qualcosa di talmente stupido da non meritare nemmeno di essere preso in considerazione. Una tendenza talmente diffusa che non considerare come legittimi interlocutori le persone che sostengono idee “assurde” è spesso considerato un comportamento virtuoso.” Cit Articolo

La carità, al contrario, sarebbe in questo contesto la capacità di superare quel tipo di risposta alle idee assurde e presumere che «se non capisci come qualcuno possa credere a qualcosa di così stupido, è più probabile che questo sia un fallimento di comprensione da parte tua che un fallimento della ragione da parte loro». Questo non significa non poter essere mai sicuri di avere ragione o torto su qualcosa, chiarì Alexander, ma che è importante comprendere le ragioni per cui una convinzione risulta attraente per qualcuno, prima di decidere se accoglierla o rifiutarla.” Cit. articolo

https://www.ilpost.it/2021/11/18/principio-carita/

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