Dall’alba al tramonto

L’alba marina mi coglie sempre impreparata, ovunque io sia. Il sole sfiora delicatamente l’acqua, una carezza del cielo al mare, sfumando i colori sapientemente tra l’orizzonte e l’infinito, uno splendido quadro di Signora Natura, la forza perpetua che dona i suoi tesori senza nulla chiedere, si mostra a noi magnificamente ed io gioisco . La luce schiarisce, qualche nuvola birichina arriccia le onde, le increspa, le rende argentate, quasi impalpabili, quasi lunari. La spiaggia, ampia, semideserta, silenziosa attende il giorno, il sole splendente, la brezza costante e, questa volta, quasi vento, ravviva le onde, le fa giocare tra loro e con me, che ritorno bambina, le rincorro e mi tuffo con la stessa smania di allora, cerco quella più potente, più alta per sentire il fragore sordo, schiumoso ed avvolgente del mare per sentirmi parte di esso. E rido, ritorno all’acqua, al sale, alla corrente interminabile del mio essere sirena per un giorno.

Il sole é ormai alto, il cielo é azzurro, una barca a vela tratteggia l’orizzonte mentre i gabbiani danzano l’estate ed il bianco velo decorato disegna il blu. Bianco ed azzurro, il contrasto perfetto e delicato del mattino inoltrato, del solleone energico che prende la scena. Il faro sempre vigile se ne sta impettito e forte in fondo alla banchina, scruta, osserva, controlla lontano, vicino, in profondità, gli scogli bianchi, gli arbusti tra le rocce, nonostante tutto, e le onde che si infrangono con quel movimento lento, ritmato, una dolce nenia marina che ti coccola fino al tramonto quando il sole, ormai stanco, se ne va a dormire tra i flutti lasciando ancora qualche scia di rosa e di giallo, un “aurevoir à demain ” confortante.

Lido degli Estensi – Luglio 2022

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