Palermo e Cefalù ( Trittico )

Prima Parte così non vi tedio troppo a lungo….

Il cielo stellato di Palermo ti accoglie tra tetti e guglie, tra storia ed arte mentre il silenzio ascolta la sera leggera tra vicoli e balconi fino a via Maqueda dove il passeggio, la musica, i piccoli bistrot, gli aromi si fanno più intensi, scegli il profumo che più ti aggrada e gusti le prelibatezze siciliane, semplici nella preparazione, saporite al palato e stuzzicanti: u’ coppu é d’obbligo a Palermo.

Il sole, la luce, il mare quel verde intenso che chiama il tuo io confuso verso le profondità marine, le acque cristalline e gli scogli rincuoranti, ti siedi e guardi il mare, ti lasci cullare dallo sciabordio ritmato della mattina vivace e affaccendata.

Passeggi accanto a lui, ti tiene per mano sussurrando dolci poesie, nenie e canti di altri tempi, ti sospinge fino ai Giardini di Villa Giulia, il primo parco Pubblico ad aprire in Italia, tra palme e bouganville, aranceti e fichi d’India, passeggi tra ombra e sole, gustando quell’aria tiepida di primavera lontana ma presente in quel momento a Palermo.

Breve pausa pranzo al “RosaNero” per una gustosa arancina ( nome a Palermo, mentre a Catania si chiama arancino ) e poi quattro passi all’orto botanico, tra specie rare, incontri ravvicinati e quel profumo di bosco, di natura accogliente mentre l’oro d’intravvede tra il verde smeraldo.

Mondello ed il Liberty ….to be continued

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