Il labirinto della Masone

ll labirinto è il non luogo, il non spazio. Sai a che ora entri e non sai a che ora uscirai. Scegliere un percorso anziché un altro, intraprendere un sentiero in ombra, oppure assolato. Ai tuoi fianchi filari di splendidi alberi che donano frescura e sussurrano dolci melodie. Ti ritrovi nello stesso punto di prima, un paio di volte, e allora memorizzi ogni particolare: una fronda piegata, un rigagnolo d’acqua, una panchina oppure una fontana. Ritorni indietro e percorri un’altra via. ” Perdersi ” è il piacere di attraversare l’intricato dedalo di alte siepi. Respirare la natura, percepire profumi, assecondare l’intuito e l’Istinto, aguzzare la vista, ascoltare suoni vicini e lontani. Essere un tutt’uno con il labirinto, sentirti parte di esso con gli stessi vicoli nascosti, contorti, in ombra ed in luce, sereni oppure nuvolosi come queste fronde di bambù che ora scoprono ed ora coprono il cielo sopra di noi.

Grazie Franco Maria Ricci per questo splendido dono.

Il respiro della natura

Komorebi : la luce del sole che filtra dagli alberi

Which way? Try again…

Particolari

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