TAR – IL FILM

Lydia : “Il tempo è essenziale. Il tempo è l’elemento fondamentale dell’interpretazione, non si può cominciare senza di me. Io avvio l’orologio, ma al contrario dell’orologio a volte la mia seconda mano si ferma, il che vuol dire che il tempo si ferma. La realtà è che è solo quando decido nuovamente di alzare quella mano che al tempo viene permesso di continuare, marciando il suo esatto allegro passo.

Ed é questo il senso, tutto il resto é “molto rumore per nulla”, mi riferisco alle svariate critiche pseudocinematografiche in giro tra web e cartaceo, sempre under my opinion.

Sedetevi nella vostra poltroncina, mettetevi in ascolto della musica, ben in ascolto perché regia e montaggio sono magistrali ( e l’Oscar ? ), le scene seguono la musica e viceversa, i movimenti di Lydia, i gesti, le espressioni corporee e facciali seguono la musica ( Cate Blanchett strepitosa, eccelsa, posso dire divina? Sì, lo dico, energia allo stato puro, e l’Oscar? ) interiore ed esteriore. Lydia é musica, musica é Lydia, non si possono dividere, si autogenerano a vicenda, nascono dalla stessa fonte, sono lo stesso fiume in piena di amore smisurato e passionale, vitale, carnale, sublime e distruttivo, spasmodico verso le note, i ritmi, i tempi, la perfezione degli strumenti musicali e degli esecutori. Lydia si annienta, annienta la sua vita e annienta le persone vicino a lei, lei é l’abisso distruttivo portato all’estremo. Il potere nelle sue mani di Direttore d’Orchestra, l’unico scopo della sua vita fino alla fine a discapito di tutto.

Tagged , , , ,