Juniper – Un bicchiere di gin

Elevare oltre i confini della banalità cinematografica ovvero rendere la tragedia umana una poesia lieve.

I complicati rapporti umani, le aggrovigliate emozioni interiori ed esteriori, i sentimenti famigliari scossi, percossi e ripercossi, il dolore accartocciato, sgualcito, sdrucito consumato fino al profondo abisso dell’anima camminano in punta di piedi tra le stanze della casa ed i paesaggi della Nuova Zelanda.

Quasi un chiedere scusa al dolore così intimo e devastante, quasi a voler sfumare le tinte forti ed ingombranti della rabbia e del furore, diluire la potenza del Gin con acqua e limone.

Il ginepro é una delle piante più resistenti al gelo e all’aridità e vedo in Ruth tale forza completamente indifferente al clima ostile circostante provocato dal nipote Sam. Più il vento agita i rami del Ginepro, più la corteccia si rinsalda, più il freddo si insinua, più le radici si rinforzano ed emanano dal profondo quell’aroma pungente e caldo che è l’amore ed il rispetto per esso.

Il sorriso dolce e pacato di Charlotte Rampling al chiarore dell’alba eleva noi e la nostra anima.

𝒢𝓇𝒶𝓏𝒾𝑒 𝑀𝒶𝓉𝓉𝒽𝑒𝓌 ♡

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