Il più grande creatore di Labirinti
Il mio primo labirinto é stato un gioco divertente e anche un pochino inquietante. Eravamo un bel gruppo di bambini, 3 o forse 4 che si sono inoltrati spavaldi, tra il verde delle aiuole, il cielo azzurro e la sfida : raggiungere l’uscita per primi. ” Un gioco da bambini” direte voi, una sfida per i grandi dico io. Sono partita con veemenza e tranquillità, sapevo che mio papà era dall’altra parte ad aspettarmi. Io ed una bambina più grande di me, abbiamo preso la prima via destra, ragionando tra noi, bisbigliando per non farci sentire dagli altri: ” Dai, andiamo di qua, vicino alle siepi, rimaniamo vicine alla parte esterna”; ” Gira qui, dai, corri” tra il fiatone e le risate, ci ritrovavamo sempre nello stesso punto. Ci siamo guardate sconsolate, ci siamo prese per mano e il riso ha lasciato il posto al broncio . Più avanzavamo, più crescevano i dubbi, più crescevano i dubbi, più cresceva la paura. Il cuore batteva all’impazzata e la smania di uscire ci ha colto. Le voce degli altri compagni erano parecchio lontane, provammo a chiamarli, niente, non ci sentivano. Ci trovammo difronte ad un bivio, tirammo a sorte, prendemmo la sinistra, l’imbrunire si affacciava al di là dell’alta siepe, la luna in lontananza sorrideva, sorrideva di noi, bimbe sperdute nel labirinto. Finalmente, davanti a noi, l’uscita. Tirammo un sospiro di sollievo e raggiungemmo l’arco bianco e rassicurante della “fine corsa”. Una giostra divertente, mai scontata e coinvolgente. Grazie creatori di labirinti.
Fisher ha detto inoltre di ritenere che la sua attività da progettista di labirinti sia per molti versi simile a quella di uno scacchista, nella misura in cui richiede «di pianificare le mosse in anticipo», e ha aggiunto che – a differenza di quelli più perfidi di Bright – i suo labirinti sono «fatti per intrattenere» e sono pensati per potere essere risolti «appena prima che non se ne possa più».
Cit. articolo. All’interno un bel video
https://www.ilpost.it/2021/12/02/adrian-fisher-labirinti/